05 Feb 2020

Con la vittoria elettorale del Premier britannico Boris Johnson, e il  conseguente consenso del Parlamento di Westminster all’uscita del Regno Unito dall’UE, sono sparite alcune delle incertezze legate alla Brexit.

Migliorano gli ordinativi delle imprese UK, che a inizio 2020 hanno fatto segnare un progresso negli indici dei responsabili degli acquisti (PMI).

Restano però ancora da sciogliere alcuni nodi fondamentali, primo tra tutti quello delle future relazioni commerciali tra UE e Regno Unito.  Ciò spiega perché, seppure in lieve miglioramento, la fiducia dei consumatori e la quotazione della sterlina restano basse rispetto ai livelli precedenti il referendum del 2016.

Dal 1° febbraio 2020, il Regno Unito non è più uno stato membro dell’UE,  anche se resta di fatto nel Mercato Unico almeno per un periodo transitorio di 11 mesi.  Cosa sta accadendo e cosa accadrà?

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