14 Dic 2020

I dati sul mercato del lavoro, recentemente resi pubblici dall’Istat e relativi al terzo trimestre del 2020, risentono, come già osservato nel trimestre precedente, delle complicate dinamiche legate all’emergenza sanitaria.

Il numero di occupati nei mesi di luglio, agosto e settembre è sceso di circa 33 mila unità rispetto al corrispondente periodo del 2019 , dato che, relativizzato, indica una flessione del 2%.

 

 

Complessivamente si tratta di un risultato migliore della media nazionale (-2,6%) e delle principali regioni di benchmark che oscillano tra il -5,4% delle Marche e il -2,4% della Lombardia. Più contenuta e allineata a quella toscana invece la flessione dell’Emilia Romagna. Il tasso di occupazione trimestrale in Toscana nel terzo trimestre , pur superando di qualche decimo di punto il dato del secondo quarto dell’anno, è sceso al66,1% peggiorando di oltre un punto percentuale il livello del corrispondente periodo 2019.

Diverse le dinamiche del tasso di disoccupazione che torna a salire in misura significativa sia rispetto al secondo trimestre 2020 che nel confronto con lo scorso anno.

 

A livello settoriale, il terzo trimestre 2020 si chiude con una sensibile riduzione dei livelli occupazionali nei servizi e nell’industria.

In miglioramento il dato dell’agricoltura ma soprattutto delle costruzioni probabilmente come  conseguenza degli incentivi a sostegno della riqualificazione energetica.

Il dato occupazionale dell’industria, dopo un inizio anno in recupero, si ferma adesso al -5,9% rispetto al 2019 che in valore assoluto equivale a circa 20.000 lavoratori in meno. Grave anche la perdita occupazionale del commercio (circa 16 mila occupati in meno) e degli altri servizi dove i posti di lavoro persi sono circa 15 mila.

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