- BY alessandragallo
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La storia futura non è fantascienza, ma quello che scegliamo di diventare.
È l’orologio che scandisce il tempo dei traguardi
che ci attendono dopo la pandemia.
Sono le lancette che segnano l’ora: quella di scegliere
se vogliamo restare ordinari o fare scelte straordinarie.
L’Europa ha scelto che innovazione e sostenibilità
sono capitoli di storia futura.
L’Italia ha deciso che nel suo domani non basta essere nazione,
ma è ora di tornare ad essere una comunità
di donne e uomini uguali.
Le imprese sono fucine di storia: nelle nostre scegliamo
di scriverla con la forza delle nuove conoscenze.
Le sole capaci di dare futuro al lavoro.
La storia delle nostre imprese è una fucina di futuro,
questa è la chiave per ridare forza al Made in Italy,
al turismo e a ciò che ci rende unici.
Vogliamo una storia futura costellata di vittorie: quella sui
cambiamenti climatici, sulle disparità sociali e generazionali,
sulla crisi economica.
La nostra storia futura non deve solo venire dopo la pandemia,
ne deve essere il contrario.
Il contrario di pandemia è quando le persone sono tutte
ugualmente responsabili delle sorti del loro Paese, e collaborano.
Il contrario di pandemia è scienza. È economia. È democrazia.
La pandemia è ieri, da oggi è tempo di storia futura.
Questo il senso del 50° Convegno Nazionale dei Giovani Imprenditori che si è tenuto il 9 luglio a Genova a cui hanno partecipato numerosi i giovani imprenditori toscani.
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