- BY spucci
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In linea con quanto rilevato nei primi nove mesi dell’anno, le esportazioni manifatturiere della Toscana anche nel IV trimestre continuano a crescere del 24% (+20% se depuriamo il dato dai metalli preziosi).
Questo ha determinato una crescita della media annuale del 14% rispetto al 2021, dato che, al netto dei semilavorati in oro, sale a +16%.
Decisamente positivo anche il recupero rispetto ai livelli pre-pandemia: +27% la variazione dell’export 2022 rispetto al 2019.
Nell’analisi dobbiamo ricordare che i dati export sono calcolati in valore e pertanto parte della crescita registrata negli ultimi trimestri si spiega con la straordinaria dinamica dei prezzi legati
all’inflazione.
Segnali positivi arrivano da tutti i territori ma l’entità della crescita e il contributo al dato nazionale sono diversi: nell’anno la Lombardia contribuisce per quasi il 5% mentre la Toscana per
poco più dell’1%.
La Toscana infatti, pur mantenendosi su performance positive e superando abbondantemente i livelli pre-pandemici, nella media 2022 registra uno dei risultati più contenuti tra le regioni di benchmark: 14,1%.
Il 2022 si è chiuso positivamente per quasi tutti i comparti che, per lo più, hanno registrato crescite a doppia cifra nei volumi venduti all’estero.
Solo la plastica registra un flessione di oltre il 4% che abbassa il dato complessivo del comparto “gomma e plastica” al -2,4%.
A livello annuale invece l’unico segno negativo interessa la meccanica mentre continuano a crescere il sistema moda (sia relativamente al tessile che all’abbigliamento e alla pelletteria), la carta, la chimica e la farmaceutica per la quale, oltre ai prezzi, ha impattato il ritorno alle normali attività sanitarie.
Bene anche l’elettronica e la gioielleria mentre i mezzi di trasporto si muovono su variazioni più contenute per il rallentamento di export di autoveicoli.
A livello di mercati di sbocco, nonostante il recupero nell’ultima parte dell’anno, il dato 2022 dell’Europa extra UE resta negativo per le dinamiche dei metalli preziosi nel corso
dell’anno. Buone invece le vendite nei paesi UE.
In netto miglioramento il mercato americano soprattutto quello dei paesi settentrionali trainato dalla performance della farmaceutica. Più contenuto il dato dei paesi meridionali dove comunque, grazie in particolare all’export di macchine in Messico, si registra un complessivo +31%.
Torna a frenare in chiusura anno l’area dell’Asia centro orientale ed in particolare la Cina mentre il Medio Oriente cresce quasi del 25% trainato dalle vendite di gioielli negli Emirati Arabi e di macchine in Qatar.