26 Gen 2024

 

POSITIVO IL TASSO DI CRESCITA

 

 

In Toscana lo stock di imprese registrate al 31 dicembre 2023 è di 397 mila e di queste circa 344 mila risultano attive.
Il saldo tra iscrizioni e cessazioni si mantiene positivo anche se su tassi decisamente più contenuti sia rispetto al 2022 che rispetto al 2021 quando si è registrato un vero e proprio rimbalzo dopo il fermo dettato dalla pandemia.
L’indicatore, calcolato al netto delle cessazioni d’ufficio, si stabilizza infatti intorno allo 0,3% per la leggera salita del tasso di mortalità e la lieve frenata di quello di natalità.

 

 

 

TASSO DI CRESCITA POSITIVO PER LE SOCIETÀ DI CAPITALE

 

 

Al tasso di crescita delle imprese, sia nell’industria che nell’artigianato, hanno contribuito soprattutto le società di capitale con un valore dell’indicatore superiore al 2% (era quasi il 3% nel 2022).
Decisamente diverse le dinamiche delle ditte individuali che restano sostanzialmente stabili, e le altre forme che flettono dello 0,6%.
Più significativa la flessione delle società di persone che nel 2023 registrano un tasso di crescita negativo e peggiore rispetto a quello dei precedenti anni (-1,4% il dato annuale).

 

 

 

I SETTORI PIU’ DINAMICI DEL 2023

 

 

 

Il dato delle costruzioni continua ad essere il più dinamico e complessivamente (+2% il tasso di crescita) solleva l’indicatore a livello generale sia nel comparto artigiano che in quello industriale. Più contenuti i dati dei servizi ed in particolare del commercio e dell’industria in senso stretto.

 

 

 

GLI INDICATORI DEL MANIFATTURIERO

 

 

 

Il manifatturiero resta una componente importante per il tessuto economico regionale (in termini di imprese attive pesa circa per il 12%) anche se il suo contributo si è sensibilmente ridotto negli anni.
Dopo un 2021 di rimbalzo post Covid e un 2022 ancora positivo nel 2023 il tasso di natalità e quello di mortalità si equivalgono perfettamente al punto da portare la crescita a 0.
A livello settoriale resta sensibilmente positivo il dato delle riparazioni, manutenzioni e installazioni di macchine; risultano in crescita anche i mezzi di trasporto e, in misura molto più contenuta il comparto moda e i metalli, in flessione invece il cartario, la meccanica la chimica e l’elettronica.

 

 

 

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