10 Ott 2024

 

OCCUPATI

 

 

I dati sul mercato del lavoro del secondo trimestre recentemente resi pubblici dall’Istat confermano un quadro sostanzialmente positivo per la Toscana, migliore della media 2023.

Nella regione il dato assoluto migliora di oltre 50 mila unità rispetto alla media del 2023 e di circa 40 mila unità rispetto al secondo quarto del2023 e si attesta intorno al milione e seicentottanta  mila occupati.

 

 

 

 

In termini relativi, la Toscana segna una crescita del 2,8%, ancora uno dei dati più alti tra le regioni con cui siamo soliti confrontarci.

In linea con la media italiana la Lombardia (+1,1%), buono il dato del Piemonte (+2,2%) mentre resta stazionaria l’Emilia Romagna e flette il Veneto.

 

 

 

 

TASSO DI OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE 

 

 

Il tasso di occupazione migliora rispetto alla media del 2023 e supera sia il dato di apertura anno che il dato del secondo trimestre dello scorso anno; nel panorama delle regioni di benchmark risulta la regione con la migliore performance. 

Si abbassa sensibilmente anche il dato relativo al tasso di disoccupazione che distanzia la media nazionale ma resta al di sopra  di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Più negativo il dato del Piemonte. 

Le dinamiche di questi due indicatori trovano conferma nella maggiore partecipazione al mercato del lavoro e quindi nell’incremento del tasso di attività salito al 74,6% nel secondo quarto dell’anno.

 

 

 

 

I SETTORI 

 

 

A livello settoriale, la buona performance regionale vede un generalizzato recupero di tutti i settori. Recupera del 6% l’agricoltura dopo la flessione dei primi mesi dell’anno e dell’8% il commercio. Bene anche le costruzioni mentre più contenuto risulta il dato degli altri servizi che infatti si fermano al +0,3%.

 

 

 

 

In linea con i primi tre mesi dell’anno resta positivo il dato dell’industria che in chiusura 2023  aveva invece rilevato segnali di flessione.

La variazione si ferma al +1,6%, circa 6 mila occupati in più dello scorso anno.

Si tratta del dato più positivo tra le regioni con le quali siamo soliti confrontarci. Solo l’Emilia Romagna infatti resta in terreno positivo mentre negli altri territori il comparto risulta in flessione.

 

 

 

 

 

 

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