- BY spucci
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Alcuni settori trainano l’export toscano
Anche nel terzo trimestre il dato complessivo delle vendite toscane all’estero continua a crescere seppure in leggero rallentamento rispetto ai primi sei mesi dell’anno.
L’export si attesta a +9,4% e scende al +6,9% se lo depuriamo dai metalli preziosi.
Si tratta indubbiamente di una performance positiva che risente soprattutto di alcune dinamiche settoriali ed in particolare della farmaceutica, ormai diventata un traino per l’economia, e della gioielleria.
La Toscana continua a distinguersi tra le regioni di benchmark
I risultati della Toscana sono decisamente più performanti della media delle regioni di benchmark.
Anche il terzo trimestre 2024 si chiude infatti in calo o in sostanziale stazionarietà per tutti i territori con i quali siamo soliti confrontarci.
La Toscana invece si attesta su valori positivi e superiori alla media del 2023 seppure il dato complessivo, al suo interno, nasconda dinamiche molto diversificate a livello settoriale.
Diminuiscono i settori in flessione
La moda continua ad essere il settore più sofferente sia per la parte del tessile e abbigliamento (-7%) che per la pelletteria che si conferma ancora con una perdita a due cifre (-16,2%). Dopo 8 trimestri torna a flettere anche la meccanica che arretra dell’8% rispetto al corrispondente periodo del 2023. Recuperano terreno invece la chimica, l‘elettronica e il cartario mentre si mantengono in crescita gli altri comparti seppure con intensità diverse. Tuttavia, anche nel periodo estivo, la maggior spinta all’export proviene dalla crescita della farmaceutica(+12%), della gioielleria (+79%) e dei metalli preziosi al netto dei quali infatti il dato trimestrale si fermerebbe al -1,5%. Bene anche il comparto alimentari – +18% grazie in particolare all’export di olio – e i mezzi di trasporto con i positivi risultati degli autoveicoli e, soprattutto, della cantieristica navale.
Aumentano i mercati con il segno “-”
Nel terzo trimestre del 2024 alcuni mercati iniziano a registrare inversioni di tendenza. L‘Europa, che complessivamente aveva chiuso il 2023 in flessione quasi del 5%, cresce adesso del 20%: +12% il dato UE mentre si mantiene su importanti tassi di crescita l’area extra UE grazie alla straordinaria vendita di gioielli in Turchia (più che quintuplicata) e dei metalli preziosi in Svizzera (oltre 480 milioni di euro il dato del terzo trimestre dell’anno). In flessione il mercato americano che risente, in particolare nell’area settentrionale, dell’effetto rimbalzo della farmaceutica mentre nei paesi centro meridionali continuano a crescere le vendite grazie al traino della meccanica, di alcuni comparti dei mezzi di trasporto e della gioielleria. Più contenuto, e positivo, il fronte asiatico ancora trainato dai paesi medio orientali – ed in particolare dall’export di prodotti farmaceutici e meccanici – mentre l’area centro orientale si ferma al -7,1% (frenano meccanica, cuoio e farmaci in Cina, India e Corea del Sud)