18 Gen 2018

Di Maio: cancellaremo 400 leggi.

E a Ranaldo, che chiede di non bloccare le riforme,  risponde «non c’è bisogno di cambiare la Costituzione ma di cambiare i regolamenti parlamentari», a partire da quelli per il rapporto con le associazioni di rappresentanza: invece delle «inutili audizioni in commissione di 1o minuti», facciamo come in «Francia o Germania, dove i vostri colleghi possono ricevere i vostri emendamenti e votarli, valutandoli approfonditamente». Vuole che la Cassa depositi e prestiti garantisca i crediti che le imprese vantano verso la pubblica amministrazione. Ma soprattutto «vogliamo lasciare in pace chi lavora», dare stabilità, «dopo il voto un governo lo vogliamo assicurare: avremo tre volte i parlamentari attuali, il 5 marzo ci muoveremo per dare un governo a questo Paese».

Condividi: