- BY alessandragallo
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FIRENZE, 8 luglio ’21 – “Abbiamo letto le dichiarazioni dell’assessore toscano all’ambiente Monia Monni sul nuovo piano regionale dei rifiuti; e siamo convinti che il tema sia centrale per lo sviluppo e la competitività della nostra regione, come ripetiamo ormai da molti anni.
Le imprese hanno necessità di avere a disposizione soluzioni per lo smaltimento dei propri rifiuti – anche in una logica di economia circolare – che ancora in Toscana mancano, soprattutto a causa di una oramai cronica carenza impiantistica”; a sottolineare la centralità del tema rifiuti per le Confidustrie della regione è il presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi.
“Partecipiamo attivamente ai tavoli settoriali sull’economia circolare che la Regione ha costituito, nella necessità di trovare rapidamente soluzioni per le imprese” spiega ancora Bigazzi. E ribadisce che “il piano regionale dei rifiuti deve dare risposta alle esigenze di smaltimento di rifiuti speciali delle imprese e alle esigenze di smaltimento dei rifiuti urbani”.
“Ci lasciano, dunque, perplessi alcune affermazioni dell’assessore all’ambiente, dalle quali sembra emergere l’intenzione di costruire un piano privo sia di localizzazione degli impianti, anche per i rifiuti urbani, sia di indirizzi per la gestione degli speciali – continua Bigazzi -.
E’ importante lavorare per il recupero e il riciclo massimo possibile, ma dobbiamo essere consapevoli che una quota sarà necessario destinarla al recupero energetico, attraverso impianti che possano vedere anche la sinergia tra pubblico e privato, in un numero adeguato ai fabbisogni e secondo una programmazione coordinata dalla Regione”.
“Restiamo convinti – conclude il presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi – che il piano, attraverso anche la raccolta delle disponibilità dei territori e delle imprese, debba avere la capacità di risolvere i problemi che da troppi anni ci portiamo dietro. Attendiamo, quindi, l’avvio della concertazione e la presentazione degli atti relativi al piano da parte della Regione per poter entrare nel merito dei singoli aspetti, con quel livello di approfondimento del confronto che il tema merita”.
Confindustria Toscana precisa infine che, proprio nella logica sopra descritta, non risulta che Confindustria Toscana Nord stia lavorando ad un progetto “di impianto a spese degli imprenditori del distretto cartario lucchese” come invece è scritto su La Repubblica Firenze, così come non risulta tramontato il progetto KME.