- BY spucci
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Dopo un 2020 di pesanti flessioni, il 2021 rileva importanti segnali di recupero anche se i dati del terzo trimestre evidenziano un leggero rallentamento rispetto alla performance del secondo trimestre.
Complessivamente l’export segna un positivo +6,1% rispetto al 2020 dato che sale al +15,6% se lo depuriamo dai metalli preziosi, il principale “bene rifugio”, le cui dinamiche dipendono molto dal prezzo della materia prima.
Quello della manifattura toscana nei primi nove mesi dell’anno rappresenta uno tra i migliori risultati tra le regioni con cui siamo soliti confrontarci.
Il recupero delle vendite all’estero risulta generalizzato in tutte le aree analizzate ma l’entità della crescita è diversa soprattutto se confrontiamo il dato 2021 con quello del 2019, prima cioè della pandemia.
L’export dei primi nove mesi dell’anno in Toscana cresce infatti del 9,7% rispetto al 2019 mentre Emilia Romagna e Veneto si fermano rispettivamente al 6,8% e al 5,9%. Più contenute le variazioni di Lombardia e Piemonte che contribuiscono a portare il dato nazionale a +5,2%.
Nei mesi di luglio – settembre i settori in flessione sono soltanto due ed in particolare il farmaceutico e i metalli che nel terzo trimestre del 2020 avevano riportato importanti incrementi.
Se estendiamo l‘analisi ai nove mesi dell’anno il recupero sul 2020 è generalizzato a tutti i settori eccetto appunto ai metalli e alla carta mentre se ci confrontiamo con il 2019 anche il sistema moda e l’elettronica risultano al di sotto dei livelli di export pre-pandemia (-5,7% il tessile e abbigliamento, -9% il pelli, cuoio e calzature e -13% l’elettronica).
Oltre alla farmaceutica, risultano invece in crescita gli altri comparti.
A livello di mercati di sbocco il recupero delle vendite all’estero risulta generalizzato.
Nel terzo trimestre dell’anno flettono soltanto i paesi dell’area Extra UE dove si riduce sensibilmente il dato dei metalli preziosi mentre nella media dei primi nove mesi dell’anno le variazioni sono tutte positive rispetto al 2020.
Nel confronto con il 2019 invece alcuni mercati non hanno recuperato quanto perso durante la pandemia ed in particolare ancora i paesi extra UE e l’Asia centro orientale dove pesano i dati della meccanica.