La grave incertezza che il mondo sta vivendo potrà rappresentare un momento di crisi o di trasformazione.

L’Italia ha bisogno di nuove energie per ristrutturare le proprie fondamenta economiche e sociali e combattere l’inverno demografico. E di Istituzioni che agiscano con responsabilità, solidità, lungimiranza.

Non accetteremo niente di meno: se l’Italia sarà in grado di volgere a proprio vantaggio le difficoltà di questa crisi, di sfruttare al meglio le risorse che arrivano dall’Europa e risolvere le grandi disuguaglianze che ne frenano la crescita, dipenderà solo da lei.

Le transizioni verde e digitale sono già qui. E hanno bisogno di nuove energie.

Sta nell’alleanza fra pubblico e privato governarle, invece che subirle, e farne una leva straordinaria di sviluppo affinché facciano stare meglio chi oggi sta peggio. Per cambiare epoca.

La capacità delle imprese di incassare colpi non è infinita, come non può esserlo la resilienza dei cittadini. Soprattutto di coloro che sono vittime di ogni crisi: i giovani e le donne, che sono la vera energia che serve per costruire il futuro. 

È giunto il momento di riprendere in mano il nostro destino e rifondare un Paese in cui i divari crescono e mancano le opportunità di riscatto.

Quell’Italia che ha le energie, le risorse e le capacità per farcela. E che ce la farà.