22 Set 2023
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FIRENZE, 22 settembre ’23 – “Il Consiglio regionale discuterà a breve il piano rifiuti: ci aspettiamo una grande attenzione da parte di tutte le forze politiche alle esigenze delle imprese; esigenze che abbiamo più volte evidenziato nel corso del confronto di questi ultimi mesi”.
Il presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi, alla vigilia della discussione del piano ribadisce: “invitiamo la politica a correre; perché il tema della gestione dei rifiuti urbani e speciali e dei costi connessi è elemento di competitività per tutto il territorio toscano anche per la sua capacità di incidere sull’attrazione e la retention di imprese e investimenti produttivi”.

“L’approvazione di un piano che sappia finalmente recuperare i ritardi accumulati dalla nostra regione sul fronte dell’autosufficienza nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti urbani e speciali – aggiunge Bigazzi -; e che realizzi una gestione efficace ed efficiente, capace di ridurre i costi a carico di imprese e cittadini; è un obbiettivo strategico non solo per il sistema industriale toscano, ma per tutta la popolazione”.

“La situazione toscana dopo molti anni di difficoltà a realizzare l’impiantistica necessaria”, spiega Confindustria Toscana, “si presenta estremamente critica soprattutto per alcuni comparti e per determinate realtà distrettuali, spesso costretti a trovare soluzioni di gestione, recupero o smaltimento al di fuori dei confini regionali, con incremento di costi e venendo meno a quei principi di autosufficienza e prossimità (almeno regionale) che dovrebbero costituire un punto di riferimento anche per queste tipologie di rifiuti”.

E’ fondamentale anche dare una risposta adeguata ed urgente alla carenza impiantistica e, “pur non entrando nel merito delle varie soluzioni impiantistiche, che devono essere valutate dal punto di vista tecnico e tecnologico” spiega ancora Confindustria Toscana, “evidenziamo però come non si debbano porre pregiudiziali nei confronti di nessuna tipologia di recupero; al netto infatti delle priorità individuate a livello comunitario, non può essere escluso a priori il recupero energetico che in molti territori in Italia e in Europa rappresenta una soluzione ampiamente utilizzata e consolidata”.

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