- BY spucci
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In un contesto di difficoltà di reperimento di figure professionali, aiutare i ragazzi e le famiglie nell’orientamento scolastico diventa fondamentale. E’ per questo che la Commissione Cultura e Formazione di Confindustria Toscana già da tempo è impegnata su questo fronte e promuove progetti e iniziative per sensibilizzare studenti, docenti e famiglie.
Il problema del mismatch non dipende solo dall’orientamento dei nostri giovani ma anche da alcune questioni strutturali che caratterizzano il nostro territorio come l’invecchiamento demografico, la tipologia di formazione e il mercato del lavoro.
L’analisi allegata promossa dalla Commissione Cultura e Formazione di Confindustria Toscana nell’ambito del progetto Orientamento 20.24 e presentata lo scorso marzo alla fiera DIDACTA, cerca di indagare questi aspetti.
- la Toscana è una delle regioni con l’indice di vecchiaia più alto: ci sono più di due anziani per ogni under 15.
- la popolazione in età lavorativa si sta riducendo soprattutto tra gli italiani
- la percentuale di giovani tra i 18 e 24 anni che in Toscana lascia la formazione sfiora ancora l’11%
- resta alta l’incidenza dei bassi titoli di studio
- sono ancora pochi i laureati STEM e i tecnici
- si prediligono i licei (55% delle iscrizioni)
- con l’aumentare del titolo di studio aumentano le possibilità di trovare lavoro: a tre anni dalla laurea il 79,6% dei ragazzi sono occupati
- eppure in Toscana gli occupati sovra-istruiti sono tanti: il 27,4% del totale degli occupati
- tutto questo porta ad un alto tasso di difficoltà di reperimento delle figure richieste: il 47% (il 54% nell’industria)
- mancano soprattutto operai specializzati (61%), professioni tecniche (58%) e professioni high skilled (56%)
Per maggiori dettagli si legga l’analisi completa allegata