- BY spucci
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Cresce l’export della Toscana grazie soprattutto ad alcuni settori
Anche nel secondo quarto dell’anno, il dato complessivo delle vendite toscane all’estero continua ad essere positivo dopo il rallentamento della fine del 2023.
Complessivamente l’export raggiunge il +13,1%, +13,3% se lo depuriamo dai metalli preziosi.
Si tratta indubbiamente di una performance positiva che risente soprattutto delle particolari dinamiche di alcuni settori ed in particolare della farmaceutica, ormai diventata un traino per la nostra economia e della gioielleria.
La Toscana si distingue tra le regioni di benchmark
I risultati della Toscana sono in controtendenza rispetto alla media delle regioni di benchmark.
Anche il secondo trimestre trimestre 2024 si chiude infatti in calo o in sostanziale stazionarietà per tutti i territori con i quali siamo soliti confrontarci.
La Toscana invece si attesta su dati positivi e, in linea con il dato medio 2023, è complessivamente una delle regioni più performanti anche nel primo semestre seppure il dato complessivo al suo interno nasconda dinamiche molto diversificate a livello settoriale.
Diminuiscono i settori in flessione
La moda continua ad essere indubbiamente tra i settori più in sofferenza sia per la parte del tessile (-12%) che per la pelletteria che si conferma vicino al -20% (-16,3%).
Continuano a flettere la chimica, l‘elettronica e il cartario (-5,3%) mentre risultano in crescita gli altri comparti seppure con intensità diverse. Anche nel secondo quarto dell’anno i maggiori contributi alla crescita provengono dalla farmaceutica (+47%) e dalla gioielleria (+100%) al netto dei quali infatti il dato trimestrale si fermerebbe al -1,4%.
Bene anche la meccanica (+8%) e il comparto alimentari (+20%) nel quale in particolare aumenta l’export di olio.
Tornano in positivo la gomma e plastica, i minerali non metalliferi, i metalli e i mezzi di trasporto con i positivi risultati degli autoveicoli e, soprattutto, della cantieristica navale.
Complessivamente crescono tutti i mercati
I mercati, anche nel secondo trimestre del 2024, continuano a mantenersi tutti in terreno positivo.
L‘Europa, che aveva chiuso il 2023 in flessione quasi del 4%, cresce adesso dell’11%: +5% il dato UE mentre si mantiene su importanti tassi di crescita l’area extra UE grazie alla straordinaria vendita di gioielli in Turchia
che potrebbe diventare un nuovo importante hub commerciale (1,4 mld di euro il valore dell’export trimestrale).
Bene anche il mercato americano sia nell‘area settentrionale – dove il trimestre si chiude a +28% grazie al comparto farmaceutico e alla meccanica – sia in quella centro meridionale.
Più contenuto, anche se positivo, il fronte asiatico. Dopo un primo trimestre di grande espansione, si riduce la crescita di export nel Medio Oriente per il contenimento della meccanica mentre l’area centro orientale si ferma a +1,3% e rileva un contenimento della Cina ( -1,4%) compensato dal dato del Giappone (+24% per l’importante incremento di export di prodotti in cuoio).